Il Rieti sta seriamente rischiando di scomparire. E' un rischio che, se nei giorni prossimi non registrerà un serio e corposo impegno da parte di Provincia di Rieti (giunta di sinistra) e Comune di Rieti (giunta di destra), si potrebbe concretizzare nei primi giorni del mese di luglio. Ha diviso in quote, Stefano Palombi, da un euro cadauna, la dote societaria, che non è soltanto da leggere nel parco giocatori della prima squadra ma anche delle giovanili che, pur tra tante difficoltà legate al territorio, il sodalizio del Centro d'Italia ha sempre messo in piedi. Con caparbietà, con determinazione.

Stefano Palombi l'aveva detto, sabato pomeriggio, nell'intervista rilasciata a Radioincontro, che avrebbe tentato un secondo giro di vite, nei contatti con le istituzioni, ma, è evidente, non devono avergli dato segnali di incoraggiamento. Una duplice intervista perché il conduttore, Max Cannalire, aveva messo - insieme in diretta - la voce del calcio a 11, il noto giurisprudente romano, e quella del calcio a 5, neopromosso in serie A, numero uno del Real Rieti, Roberto Pietropaoli. Due grandi appassionati le cui opinioni verranno pubblicate nelle prossime ore, per palesi doglianze rispetto, ad esempio, a come viene trattato il basket che pure il secondo dei due ha vissuto, per tantissime stagioni, da radiocronista sportivo.

Così Stefano Palombi, persona pacata e di provata capacità d'analisi, ha mosso il primo passo, quello delle dimissioni dalla città più che dalla carica. Nel senso che se non si muovono le due parti politiche del bipolarismo che rappresentato municipio e provincia il Rieti sparisce, a pochi anni dalla sua ascesa nei Professionisti che, all'epoca, mancava da ben 67 anni. Sarebbe un peccato. Ma di quelli grandi grandi.

Tra stasera sul tardi e domattina il comunicato della società amaranto-celeste.