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IL PERSONAGGIO: MIRCO CARLINI RINGRAZIA MONTE SAN GIOVANNO CAMPANO E...


articolo del 25/6/2011



La radiointervista a un giovane allenatore di Eccellenza

Mirco Carlini ringrazia

il Monte San Giovanni

Campano e riparte

da...sé

La chiacchierata fatta

a Radioincontro con l'allenatore

vicecampione juniores nel 2006

 

Mirco Carlini si è fatto conoscere ed apprezzare come allenatore nel 2006 quando fece un grandioso campionato con la juniores dell'Alatri, che perse il titolo regionale allo stadio Flaminio con il Tor di Quinto (3-1). I romani nello stesso impianto, il 6 giugno successivo avrebbero ottenuto il terzo degli attuali cinque scudetti contro la Civitanovese (2-0). In quel torneo, e anche in quella finale, si comprese che il giovanotto sarebbe arrivato a buon livello. E' accaduto, poi, con il La Lucca, dopo divenuto Monte San Giovanni Campano. Ecco i passi dell'intervista rilasciata a Radioincontro durante "Sabato Sport Regione" la settimana scorsa.

"Dopo alcuni anni nel settore giovanile - esordisce l'allenatore ceccanese - ho vissuto due stagioni in Promozione di cui una con il La Lucca, e altrettante in Eccellenza. E tutto questo cogliendo la promozione nel massimo campionato con concorrenti del livello di Torrenova e Sora. E' stato un bagaglio di esperienza importante, passare tre anni con l'attuale "Monte"; un anno in Promozione e due inEccellenza mi hanno lasciato un gran bel ricordo di natura umana e professionale. Come io credo d'aver lasciato loro altrettanto".

Che posto è, Monte San Giovanni Campano?

Carlini si veste da Cicerone e dice: "E' un posto bellissimo anche sul piano del paesaggio e del turismo, con un castello che richiama visitatori da tutte le parti d'Italia".

La divisione delle strade come è nata?

"E' stata una cosa consensuale. Abbiamo parlato fino alla fine per provare a restare ma non ci siamo trovati. Non credo fosse facile, poi, ripetere un 7° posto davanti a squadre ben più attrezzate. Con un paio di ritocchi forse avremmo potuto fare di più ma....".

Non è andata così....

Carlini senza polemica afferma: "A dicembre, quando abbiamo visto che la posizione in graduatoria si faceva interessante, avremmo dovuto tentare qualcosina di diverso, magari. Comunque Cinelli farà l'allenatore-giocatore ed è un elemento di comprovata esperienza, avendo fatto 2 anni in serie B, Avellini, Benevento, 10, addirittura, in C. Ha un bagaglio di esperienza notevole".

Torniamo a quel signor piazzamento ottenuto.

"All'inizio avremmo sottoscritto tutti un piazzamento del genere. Ho preso Coppola, Fumagalli e Lillo, giocatori capaci di fare cose importanti. Il nostro è stato un grandissimo risultato, davanti a Marino e Cisterna".

E adesso?

"Sono in attesa e non ho fretta, francamente, magari aspettando anche una Promozione".

E nel frattempo le panchine della Ciociaria sono già state assegnate...

Carlini parla della sua città: "Anche a Ceccano hanno trovato la persona che li guiderà. Io sono ceccanese adottivo, avendo vissuto fino a 21 anni a Roma poi sono tornato a Ceccano. Lucchetti, il presidente del Ceccano, ha detto che prenderà un giovane del posto ma - ci scherza sopra con il sorriso - non sarò io. Il nuovo allenatore del Ceccano è il preparatore atletico Emiliano Adinolfi, 29 anni, un bravissimo ragazzo, alla prima esperienza. No, non sono io il designato, a fare l'allenatore a Ceccano, pur essendo di qua".

Beh, qualche panchina ci sarebbe in giro. Più che altro verso Roma.

"Tipo?" chiede Carlini.

Tipo la Diana Nemi.

"Io sulla loro retrocessione, per esempio, non avrei scommesso nemmeno un euro. Se lo volete sapere prima di scegliere definitivamente c'erano state due chacchierate, con la Vis Artena, con Maurizi e Fiacchi. Ma giustamente hanno valorizzato Centra, per la bontà del lavoro fatto. In due anni, con la juniiores, hanno avuto un convocato in Nazionale, Cherubini, e due coppe Lazio della Juniores, il Trofeo Tortora. Ora mi sto guardando intorno, anche al di fuori della nostra regione. Anche perché nella nostra Eccellenza dei rimborsi sono esagerati, troppo alti. In Abruzzo sono al 50% di ciò che spendono qui".

Insomma, a differenza di diversi allenatori che, come si dice a Roma, hanno la fregola (fretta), Carlini aspetta, certo che il richiamo della panchina, prima o poi, arriverà.

Antonio Manganiello

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