L'aveva detto che, prima o poi, sarebbe tornato ai vertici di una società capace di recitare il ruolo di protagonista o almeno di provarci. Il presidente storico del Piglio che per anni ha rappresentato una tradizione, Raffaello Ceccaroni, persona e dirigente stimato in tutte le latitudini del calcio laziale, riassume la presidenza del Valmontone, club neopromosso in Eccellenza e vogliosi di ben figurare.

"Negli ultimi anni mi ero defilato visto l'impegno sociale e amministrativo che ho al Comune di Piglio dove sono assessore per lo Sport, il Turismo, lo Spettacolo e l'Agricoltura. La carica di presidente del Valmontone non è effettivamente ancora arrivata in quanto verrà formalizzata all'atto dell'iscrizione al campionato, e quindi la settimana prossima verrà prodotto il verbale d'assemblea e consegnato il censimento dei dirigenti al Comitato Regionale Lazio della F.I.G.C.".

"La sua figura è stata scelta come personaggio di raccordo, viste le diverse opinioni maturate di recente nella società del Valmontone Calcio, e per l'esperienza, oppure perché rappresenta diversi settori della società civile?".

Risponde sereno, il pacifico Raffaello Ceccaroni, con la consueta calma e capacità d'analisi: "Credo per la seconda, nel senso che sono stato e sono uno sportivo, sono un dirigente ma lavorando in qualità di amministratore della cosa pubblica ho rapporti con tanta gente, e questo spero serva alla crescita della società sportiva che da diversi anni ogni socio aveva in mente".

Presidente, lei è un personaggio noto per aver fatto conoscere il Piglio come novità in Promozione...

"E allora non c'è bisogno che parli perché sapete bene come la pensi su diverse cose", chiude con questa battuta rimandandoci alle prossime occasioni, che saranno quelle ufficiali. E dice: "Mi hanno richiamato e voluto, e spero di fare bene".

Intanto la società ha reso noto ciò che da diverse settimane si sapeva ovvero la figura di Fabio Lucidi come allenatore e di Massimiliano Bianchi in qualità di direttore sportivo.

Verrebbe da dire che, conoscendo la determinazione, la caparbietà del neo-presidente del Valmontone, è una questione di orgoglio, e, se volete di...Piglio!