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I PREMI DI PREPARAZIONE, I PREMI DI ADDESTRAMENTO E FORMAZIONE TECNICA. I PREMI ALLA CARRIERA


articolo del 5/8/2011



I MECCANISMI DI INCENTIVAZIONE DEL SETTORE GIOVANILE NELLE

REGOLE DEL CALCIO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE

 

 

Roma, 5 Agosto 2011

 

 

Il premio di preparazione, il premio di addestramento e formazione tecnica oltre al premio alla carriera. La carrellata completa di norme che danno del filo da torcere ai dirigenti e agli addetti ai lavori.

 

I PREMI IN SINTESI – Dal punto di vista dell’analisi possiamo distinguere tre tipi di premi nell’ordinamento del giuoco del calcio italiano:

 

  • Premio di preparazione (Art. 96 Noif)
  • Premio di addestramento e formazione tecnica (Art. 99 Noif)
  • Premio alla carriera (Art. 99 bis Noif)

 

Per ciò che concerne l’ambito internazionale si possono distinguere nel Regolamento sullo status e sui trasferimenti dei calciatori della FIFA (di seguito “Regolamento FIFA”):

 

  • Indennità di formazione (art. 20 e Allegato 4 Regolamento FIFA)
  • Meccanismo di solidarietà (art. 21 e Allegato 5 Regolamento FIFA)

 

IL PREMIO DI PREPARAZIONE - Che cos’è questo istituto? Il premio di preparazione matura all’atto del primo tesseramento del calciatore come “giovane di serie”, “giovane dilettante” o “non professionista”.  Per quanto riguarda la normativa da analizzare questa si sostanzia nell’art. 96 delle NOIF rubricato “Premio di preparazione” e dall’art. 49 e 50 CGS (norme che disciplinano e definiscono la Commissione Vertenze Economiche). I soggetti che hanno diritto al premio sono la società o le ultime due Società che hanno avuto il calciatore tesserato nell’arco delle ultime tre stagioni sportive. E’ da tenere presente che qualora nella stagione precedente a quella a cui avviene il tesseramento a tempo indeterminato non risulti alcun tesseramento federale si perde il diritto al premio.

Altre condizioni per ottenere il premio possono così essere schematizzate:

 

·         Le società appartenenti alla LND e alla Lega Italiana Calcio Professionisti possono chiedere il premio di preparazione a società appartenente a qualsiasi lega.

 

·         Le società appartenenti alla Lega Nazionale Professionisti “A” e “B” possono chiedere il premio solo a società facenti parte della stessa Lega.

 

·         Il tesseramento del calciatore per almeno un’intera stagione sportiva è condizione essenziale per il diritto al premio.

 

·         Per quanto concerne la prescrizione: il diritto al premio si prescrive al termine della stagione sportiva successiva a quella in cui è maturato.

 

 

LE MODALITA’ DI RICHIESTA DEL PREMIO DI PREPARAZIONE - La richiesta del premio è consigliabile venga effettuata alla società interessate a mezzo lettera A/R. In difetto la società richiedente potrà presentare ricorso in prima istanza alla Commissione premi di preparazione:

 

·          Non è prevista alcuna tassa per il ricorso in prima istanza. Da inviare con raccomandata A/R a pena di inammissibilità entro il 30 giugno della stessa stagione sportiva successiva a quella in cui è stato effettuato il tesseramento con vincolo “giovane di serie”, “giovane dilettante” o “non professionista”. Copia del ricorso va contestualmente inviata alla controparte a mezzo raccomandata A/R. L’originale della ricevuta della raccomandata va inviata alla società controparte.

 

LA LETTERA LIBERATORIA - Ultimo punto di questo istituto riguarda la lettera liberatoria concernente il premio di preparazione. L'eventuale lettera liberatoria (su carta intestata della Società richiedente, firmata dal Presidente pro-tempore) attestante l'intervenuta transizione tra le parti, o la rinuncia al premio, e dovrà avere il visto di autenticità apposto dal Comitato competente, provinciale o regionale, della Società richiedente il premio, presso il quale verrà depositato l'originale, e dovrà pervenire alla Commissione premi di preparazione prima della data della riunione nella quale verrà presa la decisione al riguardo. Se mancante del detto requisito la liberatoria non potrà essere presa in considerazione.

 

GLI ALTRI PREMI – Dopo aver parlato del premio di preparazione concludiamo il nostro tour con altri due tipi di premi. Gli artt. 97 e 99 delle NOIF disciplinano il premio di addestramento e di formazione tecnica; questi prevedono il riconoscimento in favore della società per cui un calciatore  abbia svolto la sua ultima attività dilettantistica. Questo accade quando il calciatore in questione diventa un professionista.

In forza delle predette disposizioni, infatti, “alla società presso la quale il calciatore ha svolto la sua ultima attività dilettantistica o giovanile, compete, da parte della società che stipula con lo stesso il primo contratto da ‘professionista’, un premio di addestramento e formazione tecnica”. L’indennizzo si quantifica avendo riguardo a due variabili: la categoria di appartenenza delle società coinvolte e nonché dell'età del calciatore.

 

IL PREMIO ALLA CARRIERA  L'art. 99 bis delle NOIF riguarda il cosiddetto “premio alla carriera”, spettante a tutte le società dilettantistiche o di settore giovanile che hanno tesserato un calciatore che esordisca in Serie A, Nazionale Under 21 o Nazionale A. Precisando che il diritto matura in occasione del primo evento tra quelli indicati dalla norma, con conseguente decorrenza del termine di prescrizione annuale. L’art. 99bis delle Noif quantifica il premio in Euro 18.000,00 per ognuna delle stagioni in cui il club dilettantistico o di settore giovanile abbia tesserato il calciatore .La disposizione prevede che “il compenso è dovuto esclusivamente a condizione che il calciatore sia stato tesserato per società della Lnd e/o di puro Settore Giovanile almeno per la stagione sportiva iniziata nell’anno in cui ha compiuto 12 anni di età o successive, e deve essere corrisposto dalla società titolare del tesseramento al momento in cui si verifica l’evento o, in caso di calciatore trasferito a titolo temporaneo, dalla società titolare dell’originario rapporto col calciatore”. Ciò in perfetta linea con l’ordinamento Fifa che, nel disciplinare i meccanismi di “indennità di formazione” e “contributo di solidarietà”, individua quale periodo rilevante della formazione di un atleta quello che decorre a partire dalla stagione del compimento del 12° anno di età da parte dell’atleta.

LA PRESCRIZIONE RIGUARDANTE OPERAZIONI ECONOMICAMENTE RILEVANTI -  Anche i premi hanno la loro prescrizione. Faccio presente, infatti, che a norma dell’art. 25 c. 3 del Codice di Giustizia Sportiva il diritto del premio alla carriera, in quanto diritto di natura economica, si prescrive al termine della stagione sportiva successiva a quella in cui è maturato (Come tra l’altro la costante giurisprudenza della Corte di Giustizia Federale ha fatto emergere).

I PREMI INTERNAZIONALI: L’INDENNITA’ DI FORMAZIONE – E’ il primo dei due sistemi di incentivazione dei vivai attraverso una serie di parametri che viene pagato dalla società che acquista o tessera un calciatore alla società che ha formato l’atleta. Per ciò che riguarda l’individuazione del “quando” si paga l’indennizzo si distingue:

 

  1. In caso di stipula da parte dello stesso del proprio primo contratto da professionista;
  2. Ogni altro eventuale “trasferimento internazionale dello stesso prima del compimento del 23° anno ed altra società professionistica”;
  3. Sia se il calciatore era ancora legato alla propria precedente società da un contratto non ancora scaduto;
  4. Sia se il calciatore era ancora legato alla propria precedente società in quanto il contratto con essa non era scaduto.

 

Vorrei rammentare che l’indennizzo di formazione viene pagato solo se l’atleta ha tra 12 e 23 anni. Ultimo appunto dell’analisi: nel caso in cui nei 18 mesi successivi non arrivi la richiesta da nessuna società, l’indennizzo verrà pagato alla Federazione dove il calciatore si è formato e sarà devoluto per lo sviluppo del calcio giovanile.

 

IL MECCANISMO DI SOLIDARIETA’ -  Il meccanismo di solidarietà è di più facile enunciazione ma di difficile applicazione in quanto è il pagamento in caso di trasferimento a titolo oneroso di un contributo pari al 5% del prezzo del trasferimento pagato da parte della società acquirente in favore delle società che abbiano contribuito alla formazione dell’atleta. Per quanto concerne l’applicazione si deve far riferimento alla tabella del meccanismo di solidarietà che si ritrova nell’allegato 5 del Regolamento.

 

IL VIVAIO DA DIFENDERE – Come abbiamo visto alle volte avere un buon settore giovanile è sinonimo di denaro in entrata, quale forma di contributo per il tempo e i mezzi utilizzati per addestrare il calciatore. Inoltre con l'approvazione dei calciatori locali da parte del Consiglio Federale del 5 luglio 2011 si va sempre più verso la direzione dell'incentivazione dei vivai. Il punto di partenza e il fulcro di una società dilettantistica.

 

 

Per ulteriori info o consulenze

Praticante Avvocato dott. Francesco Casarola

Esperto in diritto ed economia dello sport

Studio legale Spadafora De Rosa

info@francescocasarola.com --- www.francescocasarola.com

www.iusport.it

per urgenze: cell.: 3206692014

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