EQUIPE LAZIO-PISONIANO 5-2, AMICHEVOLE A MANDELA
articolo del 11/8/2011
L'Equipe Lazio, pur intrisa di giovani e giocatori di differenti categorie, diverte e si impegna, sotto lo sguardo di mister Antonucci. E vince 5-2 a Mandela, col Pisoniano L'Equipe Lazio ha battuto in una gara amichevole il Pisoniano per cinque reti a due. Due le sensazioni, prima di ogni altra valutazione: la prima riguarda i tanti bravi giocatori che fanno parte della selezione che negli anni ha ricevuto l'impegno organizzativo di Mauro Ventura e che da qualche tempo riscontra la collaborazione di Massimo Mutalipassi e Antonio Antonucci. Ammirevole la dedizione mostrata sul manto erboso sintetico di Mandela, sulla Roma-L'Aquila, di fronte - seconda sensazione - a un Pisoniano palesemente alla ricerca di equilibri sotto l'attenta regia di tecnico, Manrico Berti, e dirigenti. Non ha pressione, la squadra empolitana, quest'anno, e lo dimostra il fatto che otto degli attuali ventincinque giocatori vadano a riposare in un convento vicino alla struttura sportiva, con un clima davvero invidiabile. Di giovani ce ne sono tanti, forse troppi, ma si tratta di elementi volenterosi, desiderosi di far bene. Tornando all'Equipe Lazio dà parecchio da pensare il fatto che di questa compagine facciano parte talentuosi elementi del calibro di Christian Giuffrida, di Simone Matozzo, recentemente in grande spolvero a Segni, Stefano Jannotti, che viene dalla stagione, intensa, della Lupa Frascati; e ancora Christian Ranalli, che sa come si costruisca una rete, e oggi ne ha segnate due, per non parlare di Corrado Zanchi, bravo da prima e da seconda punta. Chi non vorrebbe tutti questi giocatori insieme? La gara ha raccontato di reti segnate a mo' di doppiette, e fino a un certo punto viveva sull'equilibrio del risultato, non di certo per quanto visto nel primo tempo, con l'Equipe Lazio che sciupava almeno cinque occasioni nitide da rete, prima che il Pisoniano mettesse a frutto la doppietta di Saliou contro una rete di Ranalli. L'ex artenese e del Palestrina con una serpentina di altri tempi si presenta a venticinque metri dal portiere scaricando un destro tremendo, a inizio ripresa, per il gol del 2-2. Poi sale in cattedra Matozzo, che emula il compagno segnando due reti personali, fino all'autorete di Censi, terzino del Pisoniano, che si sbaglia nell'anticipare anche il proprio estremo difensore. Finisce 5-2 con due pensieri. Il primo riguarda il Pisoniano, che deve lavorare, e parecchio, sui particolari, ma il tempo e la voglia ci sono, di qui allo start. E l'altro viaggia su quali e quanti giocatori ritroveremo in campionato perché, pare ovvio, non si può pensare che il torneo di Eccellenza rinunci così facilmente, tutto assieme, a un ben di Dio del genere. Non c'è posto, ci dite, o Dei del Calcio e alchimisti della pedata, per uno come Zanchi o uno come Giuffrida, nella imminente stagione? Questi i giocatori gestiti da mister Antonio Antonucci: Marini (Rinaldi), Paglia (ex Zagarolo, poi Alessandro Pecchi), Ferreanti, Forte (Cesario), Piva (Bacchi); Macrì (Corrias, Andrea Pecchi), De Angelis (Di Vincenzo, Vasselli), Cacciaglia (De Vizzi, ex Fidene, Carloni), Iannotti (ex San Cesareo e Lupa, poi Martino); Giuffrida ex Anziolavinio (Zanchi, ex Ostiamare), Matozzo (ex Segni, poi Ranalli, ex Palestrina). St.St.