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SANDRO BUCRI SU RADIOINCONTRO: "Chiamatemi bomber, ma fino al 3 ottobre..."


articolo del 6/9/2011



BUCRI E VALERIO HANNO SMESSO GLI SCARPINI: "ECCO, NOI, PER ESEMPIO..."

Domenica sono stati saluti via radio per un omaggio

che da uomini e da atleti hanno saputo meritare

Ore 12.05 di domenica 15 maggio 2011, ultima di campionato: Sandro Bucri esce dal campo tra gli applausi degli sportivi di Albano Laziale e dei sostenitori avversari. Chiude il rapporto, da giocatore, con l'Albalonga, durato ben 13 stagioni, essendo arrivato alla corte di Bruno Camerini nel 1998, quando la società si era appena composta con la fusione di Albano e Pavona Castelgandolfo. Tranne l'infelice esperimento nato col nome di Castelli Romani e una brevissima parentesi di pochi mesi alla Pescatori Ostia, è stato un rapporto profondo, umano prima che agonistico.

Durante la trasmissione domenicale dedicata alle dirette di calcio regionale, sono intervenuti Alessandro Bucri, ex centravanti dell'Albalonga, e Gianluca Valerio, lo scorso anno tra i protagonisti del Tor Sapienza strepitoso del girone di ritorno. Hanno in comune che lasciano il calcio giocato, la passione, l'entusiasmo, la stima degli sportivi della nostra regione. E il fatto che sono già stati responsabilizzati quali allenatori delle giovanili.

Bucri: "Cominciamo questa nuova avventura con gli Allievi dell'Albalonga, con grande entusiasmo perché senza non mi ci vedrei, tanto per fare qualcosa", esordisce il bomber per Eccellenza ma non solo, mentre va a Colleferro per una partita amichevole.

"Già, la serie D - prosegue - mi ha dato grandi, grandi gioie. Non sono bravo come Stefano Antonelli che se li è segnati uno per uno, gara per gara, in tutti questi anni. Io, poi, avevo un contabile speciale, l'Avvocato Toti che era anche il vice-presidente dell'Albalonga. Vi posso dire che in sei stagioni in serie D ho segnato 103 reti, questo sì".

Gianluca Valerio ci ha detto che avrebbe potuto continuare un altro anno. Tu no?

"Ho avuto seri problemi alla schiena, la passata stagione, per ben tre volte, e non mi era mai capitato, al punto da non riuscre nemmeno a camminare. E allora ho capito che era giunto il momento di lasciar perdere e di fare altre cose, rispetto al ruolo di calciatore. Poi, fatalità, abbiamo smesso insieme, a Bruno Camerini, dopo ben tredici anni. Sono sicuro che lui rimanga a disposizione della società per le consulenze, per i suggerimenti, e ne sarà sempre il primo tifoso. Quest'anno, poi, la prima squadra è più quadrata, maggiormente equilibrata. Tornando a me già io mi allenavo poco quando stavo bene, figuriamoci, l'anno passato, che ero spesso acciaccato".

Il conduttore, Max Cannalire, gli ricorda una cosa: "Ti possiamo chiamare bomber fino al 3 ottobre, il giorno della festa a te e Gianluca Valerio?".

Bucri ci ride sopra: "Fino a quella data sì poi no. C'è stata la possibilità di prendere una squadra Allievi, nel club in cui sono stato quasi per tre lustri. E per me è uno stimolo a fare bene anche da tecnico". Appuntamento al 3 ottobre, lunedì alle 19, al campo Anco Marzio, tana dell'Ostiamare. Dove già si muove Bucri junior, per provare a ripetere le gesta di Papà Sandro. Sarà una bella festa, un buon, duplice omaggio.

 

Nel prossimo servizio pubblicheremo l'intervista a Gianluca Valerio

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