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TROFEO SPORTUNO A SANDRO BUCRI e GIANLUCA VALERIO


articolo del 4/10/2011



TROFEO SPORTUNO PER L'ADDIO AL CALCIO GIOCATO

E adesso il sentiero

di allenatori,

per Bucri e Valerio

Gran bella serata, prima in campo,

all'Ostiamare, poi "Al Pescatore". Per

ringraziare due grandi uomini, due signori

atleti, e battezzare il loro inizio da allenatori

di settore giovanile.

 

ALBALONGA/FIUMICINO/FREGENE 6

LADISPOLI/SPES MONTESACRO 3

ALBALONGA/FIUMICINO/FREGENE: Caso, Claudio Mattiuzzo, Aquilini, Piretti, Timido, Stefano Mattiuzzo, D'Antimi, Orsini, Bucri, Alfonsi, Castagnari; Bellini, Tortolano, D'Ambrosio. Allenatore: Paolo D'Este.

LADISPOLI/SPES MONTESACRO: Mercadante, Scrocca, Aversano, Sergenti, Quadraccia, Valentino, Mazza, Valerio, Galassi, De Sisti, Torri; Iannicelli, Figlioli, Cuozzo, Di Giuliantonio, Bechini, Gagliassi, Spinetti, De Martino. Allenatori: Pierluigi Palmesi-Bernardo Iannicelli.

Arbitro: Giovanni Kevin Prince Giorgio Maria Crocé.

Reti: Sandro Bucri, Castagnari, D'Antimi (Alb./F./F.), Bechini (Lad.Spes); Orsini, Flavio Bucri (Alb./F./F.), Valerio (rig.), Spinetti (Lad.Spes), Flavio Bucri.

Ostia - E' stata una bella festa, quella organizzata dalla redazione di Radioincontro 105.8 con la straordinaria collaborazione dell'Ostiamare, e denominata "TROFEO SPORTUNO". Un ritrovo tra amici di vecchia data, che si rivedono sul campo di calcio, e scoprono che ancora oggi in parecchi farebbero la loro signora figura, nei campionati che per tanti anni li hanno visti protagonisti, attori di primo livello, vincitori di tante sfide, sia in Eccellenza che in Interregionale, e per qualcuno anche in C2, come Stefano Mattiuzzo e Mimmo Caso, non si sa bene perché direttore generale del Bracciano, viste le due strepitose parate con cui ha evitato di far rientrare il "vecchio" Ladispoli in gara. Da una parte, per Alessandro Bucri, l'Albalonga con la casacca blu acceso, il Fiumicino ed il Fregene; dall'altra, per Gianluca Valerio, gli antichi ma mai remoti compagni di quel Ladispoli aureo, vincitore della Coppa Italia regionale nel 2003 con l'aggiunta di un paio di giocatori di quella Spes Montesacro in cui il mediano di Roma Prenestino giocò da ragazzo, in mezzo a tanti marpioni del calibro di Pochesci, Appetiti, e tra i giovani Amorosi, Bellini e Gagliassi con questi due ultimi che non avrebbero mai mancato quest'appuntamento, per niente al mondo. Con la voglia di farsi quattro risate, di ammirare le giocate ancora attuali di grandi, grandi atleti. Il tutto con la preziosa collaborazione e squisita ospitalità tutta partenopea del presidente dell'Ostiamare, Luigi Lardone, e del direttore generale, Luigi Baioni, con tutti i collaboratori a disposizione.

C'è gente che avrebbe pagato in oro, per rivedere in campo Castagnari, questa volta in versione esterno seppure votato all'attacco, lui che è stato un grande centravanti, o, per esempio, il centrocampista centrale e capitano di quella fantastica Astrea di C2 guidata da Max Cherri e Andrea Calce, ovvero Stefano Mattiuzzo, 9 anni coi ministeriali e una Coppa Italia Dilettanti, con Andrea Agostinelli. Per non parlare degli applausi al primo gol della serata, neanche a dirlo, segnato da Sandro Bucri, che ne farà fare due a suo figlio Flavio, per cui è subito prodigo di suggerimenti. O di Maurizio Bechini, che avrà da far vedere ai nipoti la meravigliosa magia con cui chiude il primo tempo, lui che la Coppa Italia regionale l'ha vinta quasi personalmente, firmando una incredibile doppietta, in quel 6 gennaio 1999, alle Tre Fontane, contro l'Albalonga di Roberto Vichi, anche lui presente a salutare Bucri, quasi commosso, e Valerio. E tra l'altro quella Coppa Bechini per gli amici "Beco", solita grinta, la vinse con la Castrense Grotte di Castro di quel grande appassionato che è Piero Camilli, che oggi presiede il Grosseto in serie B con apprezzati risultati. Sarebbe una coppia da ricomporre, magari ripartendo da Grotte di Castro, perché no?, visto che il popolare imprenditore dell'Alto Viterbese è sempre legato alla città natia, e quando può si informa a tempo di record. Con l'allegria, la voglia di ringraziare Bucri di Vichi, le stupende parole di Paolo D'Este, intervenuto con grande senso dell'amicizia: "Posso dire - argormenterà dopo la gara il popolare tecnico che ha fatto le fortune di Aprilia e Anziolavinio - di aver allenato il più bravo giocatore, il più forte attaccante degli ultimi venti anni".

E dopo la serata sul campo, tutti "Al Pescatore" a premiare Gianluca Valerio, Sandro Bucri, la meravigliosa società ospitante, l'Ostiamare, e lo straordinario rapporto umano tra Bruno Camerini, rappresentato da un'appassionata corte di amici, nella circostanza, e dirigenti, e il centravanti appena pensionato e incastonato nel ruolo di tecnico degli Allievi Coppa Lazio castellani.

Una grande serata, dunque, che, come avviene per tutti i pezzi scritti, merita l'ordine cronologico.

All'arrivo di Luca Mazza parte una battuta, prima dell'ingresso nello spogliatoio, fortemente scherzosa, e indirizzata al vecchio Ladispoli, rappresentato da due grandi personaggi, Pierluigi Palmesi e Bernardo Iannicelli, che a Pontassieve c'era, a far festa con quella stupenda compagine, con il figliolo, Pasquale, in veste di secondo portiere anche questa sera. Lo speaker azzarda una frase che suscita ilarità e pernacchie: "A banda de scarpari, se non ci fosse questo personaggio che entra adesso (Luca Mazza), con quel suo gol alla Sezze Setina, oggi non sareste qui e non avreste vinto la Coppa nazionale, in Toscana". La risposta è pronta, in disaccordo con l'attaccante e con chi la battuta l'ha prodotta. Ma tant'è, il clima, allegro della serata. Prima di scendere in campo l'arrivo di Ermanno Fasciani, che da tecnico ha avuto Gianluca Valerio, e Mario Di Francesco, con cui il noto mediano ha giocato per 15 anni dei 20 di carriera, dicevamo. E con Fasciani e Di Francesco, prima della gara Michele Punzi, venuto ad applaudire Sandro Bucri, e una folta, plausibile rappresentanza dell'Albalonga, con tanto di conversazione precedente la partita, come tra antichi alunni che si ritrovano per fare quattro risate, nel giusto clima e in un posto davvero bello come è diventato, negli anni, l'impianto di via Giovanni Amenduni.

C'è Bechini che oscilla da uno spogliatoio all'altra dicendo: "Io la Coppa l'ho vinta, con la Castrense del grande Piero Camilli, e quindi gioco col Ladispoli, stasera". Giusto, non fa una grinza. C'è poi Maurizio Alfonsi, che rappresenta l'amicizia fraterna con Sandro Bucri, che mostra la sua classe cristallina facendosi una sana sgroppata, per un tempo, sotto gli occhi del presidente Lardone e del d.g. Baioni.

Da rilevare come abbia fatto pervenire un bel messaggio alla manifestazione Giuseppe Bernardini, presidente dell'A.C. Guidonia Montecelio, destinato al capitano e libero di quella grandissima squadra 2001-2002, Fabio Quadraccia, che con Moscardelli, Torri, Di Raimo, Diego Di Giosia, e tanti altri, contribuì alla meritatissima promozione in Serie D dopo il caso che riguardò proprio il codino attuale e grande realizzatore del Chievo Verona. L'ex difensore centrale è oggi un valido direttore sportivo, proprio all'Ostiamare, e verrà premiato in occasione della imminente gara dei bianco-viola in terra tiburtina. Un atto di grande considerazione da parte del massimo dirigente del Guidonia, terra dagli strani nomi di battesimo (esempi? Ascenzio, Palmiro, Altemizio detto Massimo, Gervasio, n.d.r.) ma di grandi, grandi lavoratori e innamorati del pallone.

Sono stati purtroppo costretti a dare forfait per dei controlli da fare due tra i più grandi tecnici del Lazio, Claudio Fazzini, che Bucri l'ha avuto all'Albalonga, e Ugo Fronti, che la mattina dopo avrebbe sostenuto un check-up. Ma hanno fatto pervenire la loro adesione e simpatia verso quest'iniziativa. E tra l'altro Palmesi e il Ladispoli hanno preparato, da società sempre signorile quale è stato quella di via del Campo Sportivo, una bella targa per Gianluca Valerio, tra gli artefici di quella stupenda vittoria con relativa promozione in serie D. La gratitudine è merce rara, ma è bene che ci sia.

Prima della partita tante le foto di rito, con Gianluca Valerio che fa assaggiare il campo ai suoi due gol più belli, i figli Christian e Gabriele, e con Sandro Bucri che fa entrare da subito Flavio, per fargli fare questa bella esperienza. Non passano pochi minuti che, tra un consiglio a un compagno, un richiamo a Castagnari, Bucri senior si mette a spronare il proprio pargolo. Tanta è la voglia di vederlo diventare un centravanti come l'illustre genitore. E' più forte di lui, e questo suscita l'ilarità, divertita, di commentatore e dell'amico Alfonsi. Tra il celebre numero 10 dell'Ostiamare e Sandro Bucri una serie infinita di battute, nel mese e mezzo precedente l'evento. Da antologia, credeteci pure...

La partita racconta di un repentino guizzo di Sandro Bucri, anche questo da tenere nella cineteca per le immagini realizzate da Ettore Rossi che magari inseriremo tra qualche settimana sul sito, perché no?, compresse. E' suo l'1-0 con Castagnari che si accentra per segnare il punto del raddoppio. E che dire di un fringuello di 46 primavere, tal Maurizio D'Antimi, che con un pallonetto segna centralmente il 3-0? E' in forma invidiabile, l'ex giocatore dello Zagarolo e di tante squadre dalla C1 alla Promozione, in cui ha militato. Bechini ci mette un po', a prendere le misure, ma lo fa con grande determinazione. E quando scorge, scattando sulla sinistra, Caso, che basso non è, appena fuori dall'area piccola, all'ultimo minuto buono del primo tempo, lo supera con uno stupendo tocco d'esterno mancino che manda la palla nell'angolo alto lontano. Applausi a scena aperta per questa soluzione balistica. Quando la rivedrete nel filmato applaudirete anche voi cortesi lettori! Al riposo la squadra Albalonga/Fiumicino/Fregene ci va sul 3-1, nei confronti del Ladispoli/Spes Montesacro.

Il secondo tempo si apre con due belle uscite di Pasquale Iannicelli, più magnanimo, in una successiva circostanza..., mentre fa sul serio Alessio Orsini che incrocia un rasoterra di esterno destro, sul paletto più lontano, per il parziale 4-1. Il quinto gol dopo un paio di tentativi a tu per tu con il portiere del Ladispoli, lo segna Flavio Bucri, applaudito come il grande bomber Sandro! Poi il giovane Bucri colpisce con un bel tiro il palo interno destro ma questa volta recupera la difesa, con il portiere che abbranca la palla.

L'orgoglio riporta avanti la formazione Ladispoli/Spes Montesacro, e questo frutta due stupende soluzioni acrobatiche di Bechini e Mazza, assistiti da Galassi e Torri, con due grandiosi balzi e due stupende parate a deviare di Mimmo Caso, che per hobby fa il direttore generale nel Bracciano di Tagliolini, ma che potrebbe ancora fare la sua signora figura, tra i pali di qualsiasi squadra. Applausi per lui e risentimento per i centrocampisti e attaccanti avversari, sorpresi da cotanta bravura. Ma il forcing matura anche un calcio di rigore fischiato, puntualmente, da Giovanni Crocé, arbitro della contesa: sotto lo sprono e l'incoraggiamento di Bernardo Iannicelli, a grande richiesta, rientra Gianluca Valerio, al 20', per battere il penalty. Il tiro è un destro, basso, di piatto, a incrociare, con la palla che entra alla destra di Caso: 5-2. Grandi abbracci da Quadraccia e compagni per Gianluca Valerio, che ALLE 20.22 DEL 3 OTTOBRE 2011, insieme a Sandro Bucri, lascia il campo per riscuotere l'applauso dei presenti, in tribuna, in campo e sulle panchine, per una lunga, longeva, esemplare carriera di calciatore. Che entrambi hanno vissuto con una grande passione verso questo gioco, caparbi e vogliosi di fare bene.

Entra Bellini, tra i pali, che si esibisce in un paio di interventi, superato solo dal terzo gol dei gialli ladispolani, segnato da Spinetti. La sesta rete che chiude l'incontro viene segnata da un rapido Flavio Bucri che, al volo, di piatto destro, mette la palla a mezza altezza, tra il palo sinistro e il paletto. Quindi il fischio finale e il resto della festa con la premiazione e il Trofeo Sportuno dedicato a Sandro Bucri, e consegnato da Paolo D'Este, Gianluca Valerio, premiato da Bernardo Iannicelli e Mario Di Francesco; all'Ostiamare per l'apprezzatissima partecipazione all'iniziativa, premio ricevuto da Maurizio Alfonsi delegato a rappresentare la società di Luigi Lardone; a Bruno Camerini dell'Albalonga con la motivazione così espressa: "Per aver dimostrato in 13 anni che nel calcio contano i rapporti umani". L'ha ricevuta il dirigente Leonardo Starnino, intervenuto con Francesco Punzi, allenatore della prima squadra, a due dirigenti della scuola calcio, in segno di profondo affetto nei confronti di un bomber che ha terminato di giocare a 40 anni.

Un pensiero è stato consegnato a Marco Giacomini, capitano del Civitavecchia, e indirizzato a Morgan Croce, che non ce l'ha fatta, a essere presente, ma martedì verrà raggiunto anch'egli dal Trofeo Sportuno, visto che fa il preparatore dei portieri alla corte di Sergio Pirozzi, a proposito di grandi tecnici laziali, viste le 476 presenze in gare ufficiali dell'ex numero 1 di Nepi, Tivoli, Maremmana, Latera e altri club, tra Umbria e Lombardia.

Il tutto si è svolto, nel dopogara, presso il conosciutissimo ritrovo calcistico di Attilio Stampone, "Al Pescatore", accogliente e valido, come sempre, sul piano squisitamente gastronomico. Non è stato il ritrovarsi di vecchi compagni di scuola, ma la voglia di trascorrere, nel segno del calcio, una gran bella serata. Riuscita. A 360 gradi.

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