giovedì 28 novembre 2024 | Roma | Meteo
 

» Calciolaziale > Eccellenza > Obiettivo su

ALLO SCOPIGNO FINISCE 2-1: AVANTI RIETI, LUPA FUORI!


articolo del 26/10/2011



RIETI-LUPA FRASCATI 2-1 (2-0)
Il Rieti ai quarti di finale

Rieti (4-1-4-1): Mennini 7, Forti 7, Pucino 7,5, C. Petrongari 7,5, Delle Monache 7, Panitti 6,5, Di Lorenzo 6,5 (72' Gentili 6), Beccarini 6,5, Monaco 7,5 (82' Marcheggiani 5), De Simone 6, Tagliabue 6 (64' Cavallari 6,5). A disp. Natali, Marcangeli, Salvi, Nucci. All. Daniele D'Angeli (Paris squalificato, in tribuna).
Lupa Frascati (4-4-1-1, 3-5-2): Perez 6,5, Sbardella 5,5 (61' Ristori 5,5), Celli 5,5, Pollini 4,5 (61' Campione 6), Pietrucci 5, Mancini 5, Scibilia 6,5, Cerrai 5, (68' Roberti 5,5) Leccese 6,5, Parasmo 4,5, Masciantonio 4,5. A disp. Di Mario, Ristori, Campione, Cinelli, Moroni, Roberti, Cacciaglia. All. Manolo Patalano.
Arbitro: Sig. Luciani di Roma 1 (9). Assistenti: Sigg. Pierotti di Roma 1 (7) e Monaco di Roma 2 (7,5).
Reti: 27' De Simone, 39' Monaco, 91' Leccese.
Note: espulso De Simone al 50' per somma di ammonizioni. Ammoniti Monaco, Forti, Beccarini;
In tribuna presente Giuseppe Di Franco, ex tecnico di Lazio Primavera e Pisoniano.
Dal nostro inviato al "Manlio Scopigno" di Rieti
Il Rieti batte 2-1 la Lupa Frascati con una prestazione generosa, di buon ordine tattico, e con un efficace primo tempo, e accede ai quarti di finale di Coppa Italia d'Eccellenza, strada alternativa, da non sottovalutare, che, se percorsa per intero, può portare alla serie D. Abdica, Manolo Patalano, che l'ha vinta il 6 gennaio scorso, a Casal del Marmo, con il Marino, contro il Palestrina. La sua squadra, proveniente dal ribaltone di San Cesareo, e dalla imprevista sconfitta di domenica scorsa con il Monte San Giovanni Campano, ha, di fatto, giocato solo nel secondo tempo, se eccepiamo un'occasione nella prima parte, salvata, sulla linea, da Monaco, con la testa, a portiere superato dal tiro di Celli. E' stata una semina tardiva, quella della seconda parte del team castellano, e non basta il forcing degli ultimi venti minuti a giustificare una modesta espressione, quella odierna, che di fatto costituisce il terzo insuccesso di fila per la squadra del presidente Alberto Cerrai. Prevedibile in mezzo, solista davanti, in difesa nel primo tempo persino imbarazzante.
Di contro, il Rieti ha giocato un primo tempo fatto per bene, privo di fronzoli, e con un senso collettivo del gioco espresso. Anche ai punti, la vittoria del retour-match e la qualificazione non fanno una grinza.
La cronaca - Al 3' il Rieti saggia i (lenti) riflessi della difesa castellana romana: lancio di Pucino, dalla destra, sponda di Monaco, in verticale nell'area di rigore, per Petrongari che chiude il rasoterra, con la palla che finisce fuori di un metro, alla destra del portiere.
12': contropiede del Rieti con un servizio dal centro dell''attacco provato da Petrongari sulla desta per De Simone chiuso al momento di tentare il cross per i compagni scattati in area, Monaco e Tagliabue. 17': punizione battuta da Petrongari dentro l'area, bassa, per lo scatto di De Simone, che tira di sinistro, sul primo palo, ma trova la respinta prima del portiere e poi della difesa che libera in calcio d'angolo. Tracce della Lupa, al momento (20') se ne vedono col contagocce: la difesa interviene, o di prima, in anticipo, o di seconda, chiudendo ogni sortita. Il tabellino raccontcon Pea della Lupa per due tiri dalla bandierina, infruttuosi, uno dalla sinistra, quello successivo dalla destra. Le perplessità sul momento-no proseguono: al 22' il dribbling di Parasmo, insistito, raccoglie consensi, la conclusione è da raccolto rugbistico. Dalla tre-quarti in avanti la Lupa non c'è.
Il Rieti quando scende lo fa con tre giocatori, Monaco, Tagliabue e, dalla destra, con Di Lorenzo, giovane ala destra del 1993: quando si contrae la formazione di Paris lavora con quattro difensori, Beccarini, davanti al reparto arretrato, quattro centrocampisti e Monaco a fare il doppio lavoro, per sé e per i compagni di avventura. Al 27' un intervento in gioco pericoloso origina una punizione a due, toccata a De Simone, il cui interno mancino a girare supera un incerto Perez. Il Rieti è in vantaggio e legittima il positivo atteggiamento mostrato per buona parte dei minuti precedenti.
Al 33' la prima, reale occasione per la Lupa Frascati fa accarezzare il pareggio alla squadra della provincia di Roma: punizione di Parasmo dalla destra a spiovere in area, uscita avventata di Mennini coi pugni, con il portiere che resta a terra e la palla che esce dall'area di rigore.
Difesa fragile in una chiara occasione, quella ospite: Tagliabue arriva sul fondo ma trova una valida opposizione in Pietrucci, che gli mette la sfera sul fondo. Al 39' il Rieti raddoppia, con un pregevole angolo dalla sinistra a uscire, battuto da Beccarini, e il puntuale colpo di testa, potente, di Monaco, con la palla che, forte, entra sul paletto di sinistra, per l'esplosione di gioia di una squadra in cerca d'autore, e dei suoi tifosi. A fine primo tempo uscirà un timido sole, sullo stadio Centro d'Italia, ma per la Lupa Frascati è tempesta. Vera. Difesa fragile anche per vie aeree, centrocampo che ripiega male in diversi contrattacchi del Rieti, e le iniziative che sono rari assoli che si infrangono contro il muro amaranto a tinte celesti.
Il secondo tempo si apre con un episodio che rischia di cambiare il vettore della doppia sfida. Scibilia, l'unico dotato, oggi, di reale vivacità, salta ai cinquanta metri, spostato tutto a destra, due avversari, il primo dei quali, De Simone, già ammonito, lo prende per la maglia. Luciani è a pochi passi, lo ammonisce per la seconda volta e il Rieti resta in 10 contro 11. Una palese ingenuità di un giocatore che, a 25 anni, ragionasse più da elemento di squadra, sarebbe quasi un fuoriclasse. Che fesseria! Aumenta la pressione, da parte della Lupa, ma la precisione, non solo in fase di rifinitura, ma anche di tessitura, difetta. Al 9' Sbardella tenta una discesa chiusa solo parzialmente, da Panitti; il secondo traversone è smanacciato da Mennini. Che all'11 alza in corner con le mani un calcio piazzato tentato da ventiquattro metri, a girare, Parasmo.
Patalano toglie Sbardella e Pollini per inserire Ristori e il più offensivo Campione, passando a tre dietro, con cinque centrocampisti e Leccese e Parasmo davanti. E' un tentativo, ovvio, di cercare di schiudere la porta del 2-0 per gli avversari, e riaprire la partita. Al 20' punizione dalla tre-quarti di sinistra a girare, col destro, ben messa in area da Masciantonio, con il colpo di testa di Leccese, che termina alto. Al 24' traversone di Mancini per la correzione in area di rigore di Campione, che anticipa difensori e portieri; la palla, però, termina sul fondo, non di molto, alla destra della porta reatina.
Al 25' il Rieti parte, velocissimo, in contropiede, con Cavallari servito perfettamente da Petrongari, partito rapido, dalle retrovie, con Monaco. Evitata trattenuta, il giovane del '92, dal semicerchio, fa partire un piatto liftato destro che costringe Perez a distendersi sulla sinistra, per essere neutralizzato, in due tempi. Al 26' l'Ostiamare con Pietrucci scodella una gran palla nei sedici metri reatini per incoraggiare il puntuale colpo di testa di Leccese, ma la palla finisce ancora sul fondo. Ancora il numero 9 ospite, manda fuori la sfera, un paio di metri (33') e Masciantonio prova un improbabile sinistro (34'). Per il Rieti si tornano ad aprire delle praterie perché lucidità e benzina vengono meno, con il trascorrere dei minuti, alla squadra di Patalano. Al 38' prosegue la pressione frascatana con un sussulto figlio di un bel cross di Masciantonio ma, con la testa, sul secondo palo, arriva tardi, Scibilia, e l'occasione sfuma.
Il Rieti prova a pungere con Marcheggiani al 41' con un interno destro dal limite, che costringe Perez ad accartocciarsi sulla destra per bloccare, e con gli stessi protagonisti, in contropiede, il numero 1 della Lupa respinge una gran palla, un minuto dopo, quando si trova il 16 reatino che arriva, di gran carriera, davanti a lui.
Quando tutti pensano alla partita finita, Leccese su cross di Campione saggia i riflessi di Mennini, che respinge; il centravanti viene trattenuto, ma fa a tempo ad allungare il piede, per superare, lemme lemme, l'estremo reatino. 2-1. Bravo anzi bravissimo, Luciani, arbitro romano, che attende prima di decretare il rigore concedendo il vantaggio uscito dal tiro dell'attaccante della Lupa. Gara e qualificazione, almeno sul piano matematico, rimesse in discussione. La Lupa, allora, ci prova: una punizione al 91' viene battua per Pietrucci, piatto destro alto. Un colpo di stesta di Parasmo viene parato sulla sinistra dalle mani proteste di Mennini.
La Lupa Frascati esce dalla Coppa Italia naufragando di fronte a una compagine più ordinata e pratica, di cto più compatta e maggiormente votata al gioco di squadra. Il Rieti va avanti, con merito, e, curiosa, si affaccia tra le prime otto del reame. Chissà?!...
L'arbitraggio - Una prova efficace, per i tempestivi fischi di interruzione del gioco, per personalità, per utillizzo dei provvedimenti disciplinari, salvo un paio di eccezioni che poi analizzeremo. Ha confermato quanto di buono e di ottimo si dice di lui, l'arbitro romano. E' una garanzia, in un campionato difficile, e non a caso è stato il primo o il secondo dei "non eletti" della passata stagione. Merita la fiducia del designatore e la stima degli addetti ai lavori. Buona intesa con gli assistenti.
Sfumature: nel primo tempo l'arbitro grazia Petrongari per un'entrata meritevole di un "giallo". Al 23' Luciani non fischia un evidente contatto prodotto ai danni del giovane Di Lorenzo, parallelamente all'area di rigore, sulla destra, e lì sbaglia Pierotti di Roma 1 a non sbandierare un fallo palese.
Nel complesso ha diretto molto bene. Bravo!
Massimiliano Cannalire

Per poter commentare la notizia devi effettuare la login a Calciolaziale.com
Login | Registrati