Andata 1/4 Coppa Italia: San Cesareo-Albalonga 2-0
articolo del 9/11/2011
SAN CESAREO-ALBALONGA 2-0 Una buona dote, in vista del ritorno. Una sana gestione, in vista del Formia San Cesareo : Sidqi 6,5, Cancellieri 7 (46' Baylon 6,5), Trovato 8, Bernardi 7 (75' Capuani 6), Mancini 6,5, Razzini 8, Hrustic 7, Antonini 7, Turazza 6,5 (46' Federici 7), N'Dyaga 7, Gamboni 8. A disp. Provaroni, Cherubini, Brasiello, Sebartoli. All. Fabrizio Ferazzoli. Albalonga : Leacche 6,5, Magnano 5, Pestozzi 5,5, Panella 6, De Oliveira 5,5, Marini 6, Corrado 5, Carrozza 5 (72' Trinca 6), Bez 5 (59' Juarez 5), Micelli 5, Binelli 6 (76' Forcina s.v.). A disp. Pividori, Reatini, Chiavaro, Beziccheri. All. Francesco Punzi. Arbitro : Matteo D'Ambrogio di Frosinone (8,5). Assistenti Arbitrali: Simone Assante di Frosinone (8) e Alessandro Dodo Spadi di Roma 1 (8). Reti : 16' Turazza, 56' Federici. Note: ammoniti Magnano, De Oliveira, Trovato, Carrozza. 250 spettatori circa con una rappresentanza di 40 tifosi dell'Albalonga. Presenti in tribuna Altemizio Armeni detto Massimo, presidente del Villanova, Claudio Gabrielli, d.s. tiburtino, e il tecnico Christian Di Loreto; Claudio "Calver" Franci, allenatore del Grifone Monteverde, Giuseppe M. Porcelli, Sandro Fornari, Maurizio Proietti d.s. del Palestrina e, per Rete Oro e Sportinoro, Raffaele Canio Minichino. Dal nostro inviato al "Roberto Pera" Era l'incontro più atteso, dei quarti di finale, e in parte qualcuno definiva la gara del "Roberto Pera" la finale anticipata. Gara-1 l'ha vinta il San Cesareo 2-0, con un gol per tempo, di fronte a un'Albalonga che ha provato a combinare qualcosa, ha tentato la strada del golletto, è riuscita a rimanere a lungo corta ma, con il solo Bez davanti, ha costruito più nella prima parte che nella seconda. Il pubblico è quello delle grandi occasioni, con circa 250 sportivi intervenuti e una quarantina di sostenitori giunti da Albano. In tribuna il Villanova al gran completo, con Massimo Armeni, Claudio Gabrielli e Christian Di Loreto, e tanti, tantissimi sportivi dalla vicina Palestrina, per rivedere i loro recenti beniamini, all'opera. Cancellieri saggia i riflessi dalla media distanza, con un forte tiro parato, centralmente, da Leacche. Risponde Micelli che manda di poco alta una conclusione dal versante destro, una volta accentrato. Si prova a rompere il ghiaccio, da una parte, e dall'altra. Antonini prova la sua arte balistica con un tiro da ventidue metri di interno collo, teso e forte, su cui Leacche non rischia, aprendo le mani dopo essersi spostato sulla sua destra, per parare poi in un secondo tempo. Al 16' l'Albalonga è presa, sui fianchi, e si contrae, da una bella iniziativa di Cancellieri, respinta, su cui N'Dyaga "DJ" detto Dudù si avventa come un falco; controtraversone dalla destra, palla sul fondo, a sinistra, cross teso davanti all'area piccola, con Leacche impegnato a chiudere il primo palo, e Turazza che di testa, comodamente, schiaccia in rete. E' l'1-0 che fa esplodere di gioia la tribuna centrale del "Pera". C'è una reazione di carattere dell'Albalonga, che prova a mandare, in aiuto all'isolato Bez (modulo 4-1-4-1) Micelli, con Binelli che comincia a prendere le misure agli avversari, lavorando con discreto profitto sulla sinistra. Ma uscirà alla distanza, perché il primo tempo del San Cesareo è di grosso dispendio fisico, per rimanere corto, per pressare coi quattro in mezzo, e con motorini del livello di Mancini, N'Dyaga e con Hrustic che scende anche senza palla incoraggiando i propri compagni. Al 22' Antonini manda alta di poco una bella punizione a girare - mezzo metro - tentata dai circa ventiquattro metri. Applausi per il "Papero". Al 29' Gamboni va per via diretta al forte tiro dalla media distanza senza trovare il bersaglio grosso. E' un San Cesareo privo, è vero, di Tajarol, fattosi male domenica scorsa, di Ciogli, squalificato, di Rufini e Neri, tenuti precauzionalmente a riposo, in vista dello scontro diretto di domenica prossima, contro il Formia. E con tre punti di solo divario tra la prima e la seconda della classe, questa partita assume un peso rilevante, nell'economia almeno di tutto il girone di andata. L'Albalonga non molla in mezzo al campo, e continua a lavorare con una certa pressione, il che fa il paio con la buona volontà impiegata, nelle retrovie, da Panella e Marini, sui lati del centrocampo da Corrado e Binelli, e in mezzo da Carrozza e Micelli. Al 34' la seconda conclusione totale dell'Albalonga è la prima, consiste occasione per la squadra di Albano Laziale: un assist di Corrado per Carrozza porta il centromediano metodista a tirare con la punta per anticipare Trovato; la palla sbatte su Razzini, che chiude opponendosi, e si inarca per poco non combinando uno scherzetto balordo a Sidqi fino a uscire non di molto rispetto all'incrocio dei pali destro. Al 37' una discesa di Corrado porta il rapido numero 7 castellano a saltare due avversari, a centrare un buon pallone, pensa Sidqi, ma, in realtà ne esce un tiro-cross diretto sul primo palo. Così il numero 1 di casa deve ritornare, di gran carriera, sul palo sinistro per evitare il gol, a mani spalancate: palla in calcio d'angolo. Cresce l'Albalonga, e nel quarto d'ora che porta al riposo, cala, vistosamente, il ritmo del San Cesareo con i relativi centrocampisti. Nel secondo tempo sono poche le occasioni annotabili. Si combatte molto in mezzo al campo, le corsie laterali sono la nanturale valvola di sfogo. Dagli spogliatoi non rientra il valevole Cancellieri, che ha rimediato una botta, e al suo posto Ferazzoli spedisce sul manto erboso sancesarese Baylon, ancora non in perfette condizioni ma efficace, togliendo Turazza per far posto a un ispirato Federici. Da due sue iniziative nasceranno i presupposti per il raddoppio e, strada facendo, la possibilità per tentare la carta del terzo punto, in vista del ritorno. La prestazione difensiva del San Cesareo è impeccabile, con due giganti quali si confermano Razzini e Trovato, con Bernardi che lavora bene sulla sinistra, un '94 davvero bravo!, e il subentrato Baylon. All'11' parte come un razzo su passaggio in verticale di Razzini Federici, che percorre trenta metri di campo attendendo il momento giusto per il rimorchio; passaggio con il contagiri per l'accorrente Gamboni che entra in area e cerca il primo palo. Paratona a mani aperte di Leacche, ma la palla resta lì e, prima che Marini la ricacci via, il più lesto a colpirla è un rapace Federici. La sfera viene messa in fondo al sacco per il 2-0 che significa buona dote, in vista del ritorno. La paventata reazione dell'Albalonga si esaurisce, spesso per vie aeree, sulle capocce di Razzini e Trovato, sui piedi di Baylon e Bernardi ma anche degli ammirevoli Hrustic e Gamboni, che tornano, non infrequentemente, indietro a coprire, a raddoppiare, a togliere le castagne dal fuoco alle retrovie rosso-blu. Al 14' Punzi rileva Bez, generoso ma spesso anticipato, e parecchie volte intrappolato dal fuorigioco, per l'ingresso di Juarez. L'Albalonga prova un primo forcing tra il quarto d'ora e la mezz'ora quando entrano anche (25') Trinca per Carrozza e, poco dopo (33') Forcina per Binelli. C'è più sostanza, c'è più ritmo, ma tutto si infrange sulle uscite di Sidqi e sull'ottimo lavoro della difesa rosso-blu. Da un secondo contrattacco Federici per poco non centra la terza rete poi riprende fino al 49' il moto d'orgoglio dell'Albalonga, nell'estremo tentativo di schiudere lo scrigno sancesarese lavorato in vista di gara-2. Finisce 2-0. Ottima la direzione di gara di Matteo D'Ambrogio di Frosinone il quale, tolto un dubbio contatto in area di rigore su Bez a seguito di un contrasto, applica il vantaggio evitando, una volta ciascuno, di applicare l'ammonizione dimostrandosi elastico e preparato. I cartellini gialli vengono ben spesi, da Magnano a De Oliveira passando per Trovato, nel primo tempo, fino al ruvido fallo di Carrozza sul portiere di casa, nella ripresa. Il fattore che ha impressionato di questo arbitro è la tempestività e la sensibilità mostrate nel fermare quei falli che dalla tribuna ai più potrebbero sfuggire. Altrettanto buono il rendimento dei suoi assistenti, tanto sugli off-side meno palesi, quanto sui falli di contatto. Ottima terna, davvero! Da riproporre, magari, per incontri di livello. Conclusioni: domenica l'Albalonga va a Villanova, senza poter fare calcoli, e dovendo lavorare sui particolari, visto che la formazione tiburtina, di fronte alle grandi, gioca con carattere. La capolista, dopo la battuta d'arresto, prima in stagione, subita per opera dell'Anitrella, ha visto il vantaggio sul Formia ridotto da sei a tre punti. E domenica la squadra di Davide Palladino sarà ospite al "Roberto Pera". Appuntamento ghiotto, per tutti quelli che amano il calcio, e il calcio di grande livello tecno-tattico. Massimiliano Cannalire