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LE RADIOINTERVISTE DEGLI 88,100: NICOLA CEA (VIGOR CISTERNA


articolo del 7/12/2009



Nicola Cea, direttore generale della Vigor Cisterna, è intervenuto nella trasmissione “Babilonia e dintorni”, in onda dal lunedì al venerdì dalle 13.30 alle 15 su Nuova Spazio Radio 88,100 (o su www.nuovaspazioradio.it) . I suoi pensieri sono stati i seguenti: “Diciamo che ci troviamo davanti un obiettivo – riferendosi alla Coppa Italia – nell’anno zero, quello del ritorno a Cisterna. Tutto ciò avviene con i problemi logistici che tutti sanno: lo stadio sarà pronto per fine stagione. Dovremo andare su campi diversi, e per ciò non abbiamo un’identità generale, di tipo organizzativo.  E’ stata costruita un’ottima squadra, un bel gruppo, che non ci ha creato problemi. Siamo a metà della classifica e in semifinale di coppa”.

Sul campionato l’esperto dirigente pontino, in vista dell’imminente trasferta di Albano, afferma: “Non avremo nulla da perdere: credo che per l’Albalonga non sarà facile perché la nostra è una squadra ben messa in campo da Montarani. Gioca meglio fuori casa che a Borgo Montello, per paradosso, anche se fin qui abbiamo avuto diversi episodi sfortunati”.

Che Civitavecchia avete visto, ieri?

Cea: “E’ un gruppo di giovani, che si farà, a poco alla volta; può recuperare qualche punto, in classifica. La partita con noi non va presa ad esempio perché il Civitavecchia ieri è andato sotto dopo pochi minuti, e non è facile rispondere, sul piano psicologico”.

Sulla semifinale di ritorno con il Sora, dopo aver sofferto, all’andata, Cea dice: “In gara-1 è stato un Sora agguerrito. Una squadra ben amalgamata da Maurizio Promutico, che la schiera con un modulo 3-5-2 veramente modellato. E’ fatto con spirito di sacrificio dall’allenatore, che ha lavorato bene sul gruppo a disposizione. Lo 0-0 finale è un risultato più pericoloso per noi che per loro, un esito che, in vista del ritorno, non mi piace”.

Quale è il rapporto con l’uomo della strada, in virtù di un ritorno allo stadio di Cisterna ancora lontano?

Cea: “La gente conosce il Cisterna e la sua recente storia: io da ottobre lavoro per la Vigor, e sono subentrato a gente che sa fare calcio e che veniva da una promozione in Interregionale. Sono amato dall’uomo della strada, dal semplice tifoso cisternese perché ci ho lavorato, qui, negli anni della serie D: con lo sportivo medio, che ti incontra al bar, ho un rapporto eccezionale. Era da sei anni che i cisternesi non avevano un rapporto con una squadra della loro città. Non aspettano altro che l’inaugurazione del Bartolani. Abbiamo un gruppo di tifosi che vanno ringraziati. La rispondenza da parte della città è grande così. Lo sarà di più quando ci sarà di nuovo lo stadio”.

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