LE RADIOINTERVISTE DEGLI 88,100 DI N.S.R.: FRANCO RIZZARO (ANZIOLAVINIO)
articolo del 22/3/2010
LE RADIOINTERVISTE DEGLI 88,100 DI NUOVA SPAZIO RADIO: FRANCO RIZZARO (ANZIOLAVINIO) Chi è primo gioca sempre per vincere ma avete la necessaria saggezza utile ad accontentarsi anche di un punto ottenuto. A ben vedere quanto è successo agli altri… “Voglio dire che abbiamo giocato per vincere anche nei minuti di recupero. Non ci siamo accontentati; siamo a 6. Gira gira va bene così”. Come è andata, di fronte all’orgoglio messo in campo dal Fiumicino? “Stavamo spingendo scoprendoci parecchio per ottenere la vittoria a tutti i costi. Non ci volevamo credere che l’Albalonga perdesse a Monterosi; non è per disprezzare il lavoro del Monterosi. Non ci credevamo nemmeno del Fidene. E alla fine abbiamo guadagnato un punto e va bene così”. Ma il pensiero del tifoso e presidente tirrenico volge già al prossimo turno che, curiosità singolare, non sarà di domenica… “Giovedì c’è Albalonga-Diana Nemi poi Fidene-Albalonga. Noi dobbiamo pensare a vincere: abbiamo il Maccarese dell’amico Firotto. E contro la sua caparbia squadra l’Anziolavinio, che gioca sempre per vincere, dovrà avere una buona dose di pazienza, una grandissima pazienza, mista a tenacia”. Sulla gara di ieri una giusta chiosa: “E’ giusto pure che il Fiumicino lottasse per prendere un punto, visto che proveniva da un periodo di risultati negativi, e quindi ci aspettavamo di disporre di minore spazio, per i nostri attaccanti e centrocampisti”. Uno dei dati capace di indicare la vostra leadership è il fatto che l’Anziolavinio rappresenti, a oggi, la seconda miglior difesa in assoluta, nel girone, oltre ad avere il miglior attacco di tutta l’Eccellenza, di ben 36 squadre! Rizzaro è soddisfatto e gongola: “Questa squadra ha parecchio equilibrio, lo sapete: quando è equilibrata in tutti i reparti come lo siamo noi, è giusto che, a sei partite dalla fine, l’Anziolavinio sia lì”. Il presidente ricorda: “Avevo detto che è difficile, a questi ritmi, che ci porteranno via il campionato, se si gioca con questa unità d’intenti: l’avevo detto a dirigenti, giocatori, allenatore e sostenitori. E i fatti ci danno ragione”. Massimiliano Cannalire