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«Sfatiamo il tabù Trevignano»

 

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articolo del 18/12/2008

Al secondo anno sulla panchina dei giallo-verdi Mister Pasquale Testa sta confermando in questa stagione quanto fatto di buono nello scorso campionato, quando a 90’ dal termine la sua squadra era con entrambi i piedi in promozione.
Dopo le prime undici giornate la classifica parla chiaro: primo posto in solitaria con 26 punti, 8 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta nell’esordio di campionato nell’insidiosa trasferta di Allumiere.

Mister anche quest’anno siete tra le favorite. Mi sembra che stiate rispettando in pieno le aspettative?

«Devo dire che come l’anno scorso viviamo alla giornata. Rispetto alla precedente stagione in questa siamo partiti con il piede giusto. La partita giocata a Tolfa contro l’Allumiere (unica sconfitta del campionato) nella prima giornata ci è servita per registrare i meccanismi e capire quelle poche cose da cambiare in corsa. In questo modo abbiamo raggiunto un equilibrio tattico che ci ha portato ad una continuità di risultati più che soddisfacenti».

Dopo 11 giornate c’è la sensazione che questo campionato sia meno incerto e forse più scontato nei risultati. Secondo lei è sceso il livello rispetto allo scorso anno?
«Direi proprio di no. L’anno scorso a questo punto il campionato era già una corsa a tre, con Casalotti e Bracciano insieme a noi. Quest’anno in pochi punti ci sono 4 squadre che si affrontano nelle ultime giornate del campionato. Credo quindi che ci giocheremo il primato con Cerveteri, Ottavia e Trevignano fino all’ultima giornata. In più non sottovaluterei il Focene che ha cambiato l’allenatore e si è rinforzato. Credo che risalirà posizioni».

Quindi non vede nel Cerveteri l’unica compagine in grado di contendervi il titolo?
«Il Cerveteri e l’Ottavia sono sicuramente le più accreditate: la prima ha nella promozione l’obiettivo principe da un paio di anni; la seconda è scesa di categoria e ha mantenuto gran parte della rosa dello scorso anno, veramente ottimi elementi. In più il Trevignano è per noi la “bestia nera”. Domenica prossima saremo loro ospiti e lì il La Storta non ha mai vinto. Proveremo a sfatare questo tabù».

Il presidente Stefano Spizzichini le ha messo a disposizione una rosa di prim’ordine. Dove avete rinforzato e completato la rosa?
«Abbiamo perso buona parte della difesa titolare dello scorso campionato poco prima dell’inizio della stagione. Ho dovuto quindi necessariamente schierare i due esterni alti dello scorso campionato nel ruolo di terzini. In più abbiamo tesserato un giocatore per ruolo nell’asse centrale della squadra: Bartozzi in porta, Monopoli al centro della difesa, Marco Cerilli (per lui si tratta di un ritorno) a centrocampo e Brunone in attacco. Ragazzi che si sono ambientati alla grande. Peccato per Brunone infortunatosi a inizio stagione, sta pian piano ritrovando la forma migliore».

Infine mister un’ultima domanda più generale sulla norma che sancisce l’impiego in campo contemporaneamente di almeno tre fuoriquota. Cosa ne pensa?
«E’ una regola voluta dalle grandi società e fatta per loro. In questo modo riescono ad individuare ragazzi giovanissimi e molto promettenti più facilmente. C’è però il rovescio della medaglia: ossia per ogni giovane che sfonda ce ne sono almeno 10 che finito il periodo di “privilegio” o scendono di categoria con impatto traumatico o smettono proprio di giocare».

Effettivamente molti ragazzi passano dal “girare” con il procuratore a 16 anni al dimenticatoio, non valutando a pieno al di là di tutto il valore sano di questo sport, soprattutto a livello dilettantistico. Lei ha un rimedio?
Insegnare la mentalità sportiva ed educare ogni singolo ragazzo perché diventi un atleta vero, senza aiuti esterni di ogni genere, qualsiasi livello lui raggiunga sia che giocherà per tutta la vita nel campionato Amatori, sia che arrivi al Pallone d’Oro.

Fabrizio Peloni

 

 

 
   
 
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