TEMPO REALE: SAVIO-URBETEVERE 1-0: SAVIO CAMPIONE!
articolo del 23/5/2012
IL SAVIO ANCORA RE DELLA CATEGORIA ALLIEVI Il Savio si aggiudica il titolo regionale degli allievi, e per l'ennesima volta, la nona in 22 stagioni, il calcio laziale riconosce la lungimiranza, in questa specifica categoria, al presidente Paolo Fiorentini e ai suoi collaboratori. In questi quattro lustri e spiccioli il club, prima di via Teano, poi passato a via Norma, si è tolto, con una frequenza incredibile, grandi soddisfazioni. Da uno di questi titoli, qualche anno fa, è arrivato anche uno scudetto, a Notaresco, ai tiri di rigore, sul Montebelluna (4-1 dopo il duplice 0-0 di tempi regolamentari e supplementari). Massimiliano Cannalire SAVIO-URBETEVERE 1-0 d.t.s. Savio (4-4-2): Morasca, Olivieri, Montefalcone, Boserup, Giura, Bianciardi, Santarelli, Di Vittorio (32' s.t. Benedetti), Atturo (29' s.t. Di Cesare), Bendia, Tiberi (1' s.t. Pacioni). A disp. Contu, Teodoli, Zampetti, Coluccia. All. Roberto Belardo. Rete: 8' del secondo tempo supplementare Boserup. Note: è stato allontanato al 41' s.t. l'allenatore del Savio, mister Belardo. Espulso Schiavon al 37' s.t. per somma di ammonizioni. Ammonito D'Angelo all'11' p.t. per condotta scorretta (gioco falloso). SUPPLEMENTARI - Con un giocatore in più il Savio prova a premere sull'acceleratore, e al 6' Zampetti, da dentro l'area di rigore, sceglie come soluzione al tiro un diagonale di destro che non centra il bersaglio grosso. Occasione importante, per i bianco-blu: il pallone calciato dal 14 di mister Belardo fa la barba al palo alla destra del portiere. Al 1' del secondo tempo supplementare Troccoli, numero 10 dell'Urbetevere, arriva in contropiede fin davanti al portiere Morasca, ma incespica sul pallone all'atto di sistemarsi il prezioso cuoio. Situazione gettata autenticamente alle ortiche. Decide un calcio di punizione di Boserup, all'8', a poco più di due minuti dalla lotteria dei tiri di rigore. La punizione battuta dal temerario numero 4 del Savio manda la palla all'incrocio dei pali dove il portiere Rampi, probabilmente in controsole e quindi impossibilitato a intervenire in modo efficace, non può arrivare. Il Savio con questo gol si laurea campione regionale degli Allievi ed è la nona volta negli ultimi 22 anni, il tutto corredato da uno scudetto. E' stata una finale combattuta, con pochissime occasioni ma anche quando queste si sono materializzate, l'imprecisione e l'emozione hanno tirato brutti scherzi ai singoli. Il Savio, dunque, rappresenterà il Lazio in questa categoria di interessante prospettiva. Alessandro Natali-Nicola Mastrangelo (testo raccolto in tempo reale da Max Cannalire)
Questo titolo è stato vinto dopo una partita combattuta, gagliarda, muscolare, decisa da un calcio di punizione battuto direttamente all'incrocio dei pali dal giocatore Boserup, all'8' del secondo tempo supplementare, in sostanza a due minuti più recupero dai famigerati tiri di rigore, sempre insidiosi, per le coronarie dei più deboli sul piano arterioso.
E se tutto il Lazio e l'Italia plaudono alla juniores alla voce Tor di Quinto, 11 titoli regionali, 5 scudetti, nella nostra regione di sicuro vanno applauditi la programmazione, la selezione e la competenza dei dirigenti che fanno capo al Cardinal Richelieu del calcio romano, Paolo Fiorentini. Ditegli, se volete, presuntuoso. Ma diciamogli, tutti insieme, BRAVO! E con lui la stessa cosa ai suoi giocatori, a mister Belardo, ai singoli dirigenti.
Urbetevere (4-4-2): Rampi, Chiostro, Lozzi, Schiavon, Perelli, De Nicolò, D'Angelo, Biagiotti (25' s.t. Ingrati), Salini (22' s.t. Aliberti), Troccoli, Falcioni (1' s.t. De Costanzo). A disp. Diana, Lampazzi, Santor, Gerli. All. Gianluca Lillo.
Arbitro: Sig. Marco Bosco di Roma 2. Assistenti: Sigg. Sebastiano Affronti e Lorenzo Carletti di Ostia Lido.
Le prime schermaglie dell'ultimo atto raccontano di una punizione dal limite per l'Urbetevere, calciata da Troccoli e finita di poco sopra la traversa (8'); la replica è in un calcio franco per il Savio, con Bendia che dai diciotto metri, che va a cozzare contro la barriera. Tanti, i contrasti a centrocampo, partita molto fisica, con le squadre combattive. Un calcio di punizione per l'Urbetevere, calciata da Troccoli (35') con De Niccolò che va a staccare di testa impegnando Morasca nella presa. Tanta tattica, difese e linee mediane determinate, e così risulta poco lo spazio offerto ai singoli dotati di fantasia.
Nel secondo tempo poche le situazioni offensive. Al 4' azione pericolosa dell'Urbetevere, nell'area di rigore avversaria, con una serie di rimpalli; a due passi dalla porta, Troccoli cicca la deviazione decisiva in modo clamoroso. L'Urbetevere è più compatta, e corta, quindi efficace, tra i reparti, anche se in comune le due squadre provano a tenere gli esterni di centrocampo alti, al fine di bloccare i difensori avversari. E in questo riescono ad annullarsi, le due finaliste.
Al 27' scampoli di gioco per l'Urbetevere, con Ingrati che batte una punizione dal limite dell'area e impegna in una bellissima parata Morasca, che vola togliere il pallone dall'incrocio dei pali alla sua sinistra, con tanti applausi provenienti al suo indirizzo dalla gremitissima tribuna dell'Anco Marzio. Dal corner che ne deriva lo stesso Morasca esce di pugno in tuffo sul cross di Troccoli. Ne sortisce un gran contropiede che manda il Savio di Belardo con Atturo che arriva solo davanti al portiere Rampi, bravo a uscirgli tra i piedi sulla ispirata verticalizzazione di Bendi. Poi Atturo lascia il posto a Di Cesare, nelle file del Savio.
Le squadre vanno ai supplementari dopo che l'arbitro espelle per somma di ammonizioni Schiavon, ed allontana al 41' dalla panchina l'allenatore del Savio, Roberto Belardo.