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La Domenica nera delle squadre laziali.
articolo del 30/9/2008   condividi l'articolo su Facebook


LA DOMENICA NERA DELLE SQUADRE LAZIALI

 

Cassino, Isola Liri e Cisco restano all’asciutto in una giornata da dimenticare

 

Di Antonio Tortolano

 

 

E’ stata la domenica più nera per le squadra laziali impegnate nel campionato di Seconda Divisione. Cassino, Cisco Roma e Isola Liri non hanno raccolto nulla, non senza rammarico.

Il Cassino di Sandro Grossi ha conosciuto l’amarezza della prima battuta d’arresto di questo avvio di stagione. Gli azzurri hanno confermato la loro tradizione negativa che li vede sempre perdenti sul campo del Gela. Almeno questa volta un gol è stato messo a segno ma non è bastato a fermare la squadra di casa, capace di far sua la gara a pochi minuti dal termine. Giornata decisamente sfortunata con un rigore contro che probabilmente non c’era e con Gigi Mennella che è incappato in una domenica no, conclusasi con un’espulsione per aver preso la palla con le mani, fuori dall’area. Eppure ancora una volta, in dieci uomini, il Cassino era riuscito a riaddrizzare la partita con un gol d’astuzio di Guzzo. Ma l’ennesima distrazione e rilassamento di questa prima parte di campionato è costata cara e a festeggiare alla fine sono stati i tifosi gelesi.

Una sconfitta su quel campo ci può stare, l’importante adesso sarà rialzarsi subito, a cominciare dall’altro impegno in Sicilia di domenica prossima, a Barcellona. La posizione in classifica è adesso la terza, ad un punto dalla Scafatese e a cinque dalla capolista Cosenza che non conosce soste e viaggia a punteggio pieno. Il Cassino, insieme alla Lazio, è la squadra che ha segnato di più in queste prime cinque giornate di campionato. Ben tredici le reti messe a segno da Cunzi e compagni. Ma il problema restano i gol incassati, davvero troppi nove per una squadra che ambisce a restare nelle zone alte della classifica. E su questo aspetto bisognerà lavorarci molto.

Sconfitta casalinga per l’Isola Liri che si è dovuta arrendere alla corazzata Cosenza. Ai punti i biancorossi avrebbero meritato sicuramente un pareggio, ma la squadra calabrese sta dimostrando tutto il suo cinismo e tutta la sua concretezza, dimostrando di non aver pagato lo scotto per il salto di categoria. Gli addetti ai lavori continuano a dire che il Cosenza è destinato a rallentare, ma per adesso ha fatto il pieno e non è cosa da sottovalutare. L’Isola Liri ha subito la rete della sconfitta forse nel suo momento migliore e a costare cara è stata una disattenzione dell’esperto Galuppi che ha consentito ad Occhiuzzi di dirigersi verso la porta biancorossa e di battere il bravo Fiorini.

 Peccato perché i tifosi della squadra di Ferazzoli avevano sperato in una giornata da ricordare, forse una delle più importanti della loro storia, vista la categoroia e visto il nome dell’avversario. Resta il fatto che questa squadra può tranquillamente raggiungere il traguardo della salvezza. La difesa è abbastanza registrata, le reti incassate sono poche. Il problema è inverso a quello del Cassino. Si segna poco, con il contagocce e finora l’Isola Liri è andata in gol solo in due occasioni. Davvero troppo poco, ma siamo solo all’inizio e c’è il tempo per correggere gli errori.

Chi sta deludendo è la Cisco Roma che nel girone B non è riuscita ancora ad imporsi. Per ora cinque partite e il bottino è di sole due vittorie e poi ci sono da registrare ben tre sconfitte. C’è anche l’aggravante del punto di penalizzazione che fanno sì che i capitolini abbiano solo cinque punti in graduatoria, la media di uno a gara, decisamente poco per chi ambisce al salto di categoria. Le partite interne finora si sono disputate allo stadio di Genzano. Il fatto di giocare praticamente sempre fuori casa non aiuta molto la Cisco, ma questa ormai è diventata un’abitudine.

 Domenica ad ottenere i tre punti è stato il Giulianova che ha sfruttato nel migliore dei modi, con Lisi, l’occasione più nitida che ha avuto a disposizione per andare in gol. E così gli abruzzesi hanno portato a casa i tre punti. Il tecnico romano Lopez non si èà nascosto dietro scuse e ha parlato di una Cisco poco concreta che non riesce a finalizzare quanto crea mentre gli avversari sfruttano meglio le situazioni. La classifica della squadra capitolina non potrà continuare ad essere questa. Quando hai in organico gente come Bellè, Caracciolese, Barraco, solo per citarne alcuni, non puoi accontentarti di un campionato anonimo. Si può ancora risalire, ma ci vorrà la giusta continuità, altrimenti ancora una volta dovranno essere rimandati i sogni di gloria.

Il Figline, neo promossa e che ha in rosa Enrico Chiesa sta dimostrando di voler ambire al salto di categoria. La Cisco Roma dovrà al più presto invertire la rotta per non accumulare ulteriore ritardo dalle piazze che contano.

 

 

 

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