Il Pomezia spalanca il casello che porta in serie D. La vittoria che ottiene la compagine di Carlo Lanza è di quelle preziose, importante per tenere il Latina a distanza, fondamentale per festeggiare domenica prossima di fronte al proprio pubblico. I gol sono stati segnati da Marano, al 35’, da Amassoka a inizio ripresa, e nella seconda parte di frazione da un gran tiro di Colantoni. Da rilevare che al 39’ era stato espulso Anello, per fallo di reazione. Ma la differenza, sul piano degli organici in campo e del gioco mostrato, si è vista durante tutta la gara. Alla squadra rosso-blu il match-point tra sette giorni con il Santa Marinella, da oggi tornato in Promozione.

Al “Domenico Francioni” il Latina fa il suo dovere, va subito in gol con Venerelli, su assist di Garat, che poi firmerà il parziale 2-0, rimesso in discussione da Zanchi nella seconda parte, ma il risultato che decide il torneo oggi non passa da piazzale Prampolini, e così la battuta d’arresto di Cecchina rimane il più grande rimpianto del girone centro-nord, per i colori nero-azzurri. Tutto dunque è deciso, con il Pomezia già mercoledì impegnato in un altro tentativo di impresa, in casa, per provare ad aprire un altro sentiero, quello, pagato a caro prezzo, in terra di Puglia, che si chiama Coppa Italia.

Proseguono terze a braccetto il Fidene e l’Anziolavinio. I giocatori di Franco Rizzaro passano a Rignano destinando per via certa il Flaminia ai play-out, mentre quelli bianco-verdi hanno ragione del Centro Italia, battuto 5-1 al Salaria Sport Village. Tutto normale, tutto da pronostico.  

Nelle partite delle retrovie il Marta deve rincorrere un fugace Divino Amore, in gol due volte in pochissimi minuti, quelli iniziali, con Petroccia e Gatta. La doppietta di Rovinelli fissa il punteggio sul 2-2 che sarà finale, vanificato dal rigore di Aversano segnato in Tanas Casalotti-Maccarese e, soprattutto, da quello che Bartolucci neutralizza a Talone. Da rilevare come agli ospiti sia annullato un gol, probabilmente buono, per un fuorigioco che non c’è. Ma la sostanza non cambia e il Tanas vince 1-0 e la squadra di Firotto resta a due punti dal Torri in Sabina, sua sicura e prossima avversaria nel doppio spareggio. Al massimo il Maccarese sarebbe arrivato a un punto dal team di Mauro De Vecchis. Anzi adesso la formazione di Dante Papili dovrà guardarsi dall’eventuale sorpresa che può nascere in Tor Tre Teste-Flaminia, perché se per assurdo vince la squadra ospite al Maccarese toccherebbe il Marta.

Al “Pietro Desideri”, per eludere equivoci, il Fiumicino segna con Di Fiandra e due volte con Marconi, prima del punto della bandiera cecchinese, firmato da Giuffrida: finisce 3-1 con la partecipazione all’Eccellenza garantita anche per la ventura edizione, per i colori aeroportuali, per un club che ha una sua precisa storia, in questa categoria. Applausi per quanto fatto da Fabio Branchini durante l’annata che si appresta a salire in archivio.

La Pescatori batte 1-0 l’Aprilia in una partita di fine stagione con i pontini forse proiettati, come società, a una potenziale fusione che in realtà sa di acquisizione di titolo come avviene nella pallacanestro. Il che sarebbe una scorciatoia per ridare un linguaggio interregionale ai bianco-blu del 40° chilometro della Pontina e, detto francamente, per cancellare i tanti, troppi errori di valutazione figli di una serie di scelte sbagliate. Ma il futuro può tornare roseo, se dettato da una compatta organizzazione delle cose. Per i litoranei la possibilità di superare Cecchina e la stessa Aprilia.

Due parole, infine, per il Santa Marinella, non aiutato a dovere dalla sua amministrazione comunale, come ci si aspettava. Un minimo denominatore comune di parecchie piazze. Troppe. La doppietta di Toscano intervallata dal solo gol di Spirito rimanda le remote speranze rosso-blu. Ma anche tante grigie nella scelta dei giocatori.

Massimiliano Cannalire