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LE RADIOINTERVISTE DEGLI 88,100 - PINO PASSERETTI (FIUMICINO)


articolo del 5/2/2010



QUI RADIOFIUMICINO: PINO PASSERETTI, DIRETTORE GENERALE ROSSO-BLU, DOPO I DUE GOL RIMONTATI ALLA VIGOR CISTERNA

“Senza infortuni saremmo nel giro del IV posto. Ma per il derby vogliamo…”

 

Una piccola impresa l’avete compiuta, rimontando ben due reti alla Vigor Cisterna. Non ci sono riusciti in parecchi.

Passeretti: “E’ stata una bellissima partita, su un campo bruttissimo e per giunta con un forte vento. Abbiamo ripreso il risultato dopo due evidenti ingenuità difensive, con Mazzocchitti e Di Fiandra su rigore, causato per un atterramento subito da Rocchi”.

A proposito di Rocchi: se ne parla un gran bene…

“E’ uno di quei giovani su cui punteremo volentieri anche in vista della stagione prossima. E già domenica vorremmo fare risultato contro il Fregene, non solo perché è uno dei tre derby del nostro comune (l’altro club di zona è il Maccarese, n.d.r.) ma perché stiamo recuperando dei giocatori e la cosa può farci solo bene. Vogliamo poi riscattare l’andata, quando in otto contro undici, prima di subire la terza rete, per poco non pareggiavamo”.

Sul campionato l’esperto direttore generale afferma: “Abbiamo perso i contatti con le prime per i tanti infortuni, perché come qualità di gioco non eravamo da quinto posto, e lo avevamo dimostrato nella prima parte di stagione: Rambaldi ha giocato solo cinque partite, Riccio a Fregene si è rotto la tibia, e altri problemi muscolari hanno limitato le presenze di interessanti giovani”.

Guardando in casa d’altri per un attimo, che pensiero ne deriva?

“32 punti fin qui sono un bel bottino, con questa squadra che costa meno rispetto, forse, a tutte le altre del girone”.

Dei dirigenti e tifosi storici i più assidui sono sempre gli stessi?

Passeretti con grande tranquillità rende l’omaggio a… “Il Fiumicino vive sulla spinta dell’entusiasmo di gente come Tonino Cortellessa, Bartolo che è un tifoso ma anche uno di noi, e giustamente si incazza. Gino Becchetti che incarna la determinazione di ognuno di noi. Tutte persone che da anni tirano la carretta, come si dice, e stanno vicine alla squadra, senza perdere d’occhio l’organizzazione del settore giovanile. Con loro abbiamo vissuto saggiamente quei momenti brutti di quando abbiamo preso sette e cinque gol in due partite, senza fiatare, sapendo che avremmo rimesso a posto certi pezzi al punto giusto, e questo, poi, è successo regolarmente”.

Massimiliano Cannalire

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